UE: situazione rifiuti

riciclo - Foto di © barbaliss - Fotolia

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Sul fronte del riciclo l’Italia è ancora molto indietro rispetto al resto d’Europa. Un italiano in media produce all’anno 535 chili pro capite, mentre un danese ne produce 718 chili a testa (i primi a livello europeo per produzione di rifiuti), ma tra i due Paesi c’è una sostanziale differenza. Per la Danimarca come in tanti altri Paesi europei i rifiuti vengono considerati una risorsa e per la maggior parte trsaformati in qualcosa di utile, mentre in Italia non siamo ancora arrivati a questo punto. In Danimarca finisce in discarica soltanto il 3% dei rifiuti, mentre in Italia il 49%. Il dato italiano appare basso paragonato a quello della Romania, dove il 99% dei rifiuti finisce in discarica, ma molto alto paragonato a quello della Germania e del Belgio, dove è solo l’1% l’immondizia che finisce in discarica.
Dall’indagine Eurostat, l’ufficio di statistica Ue, è emerso che nel 2011 in Italia solo il 34% di immondizia è stata riciclata o trasformata in compost, contro la media dell’Europa che si aggira attorno al 40%.
Anche sul fronte riciclo è la Germania a detenere il primato. In terra teutonica si ricicla e trasforma in compost il 63% dei rifiuti. Al secondo posto si è classificata l’Austria (62%), al terzo i Paesi Bassi (61%) ed al quarto il Belgio (57%).
Il quadro disegnato da Eurostat rivela generalmente un trend positivo dato che negli ultimi dieci anni sono stati fatti in Europa passi da gigante. Nel 2001 si riciclava nel Vecchio Continente soltanto il 21%, mentre oggi è il 40%.
In Italia nel 2011 sono stati prodotti complessivamente 535 chili di rifiuti pro-capite. Il 49% dei ricicli e’ stato conferito in discarica, il 17% negli inceneritori, il 21% riciclati, e il 13% trasformati in compost.

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