Tra assunzioni e caro libri

ritorno a scuola - Foto di © marinini - Fotolia

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Dopo lunghissimi 13 anni finalmente il governo ha dato l’ok formale per l’immissione in ruolo dei precari e dei vincitori del concorso. Un calvario che sembra essere arrivato alla fine per 672 dirigenti scolastici e 11.268 tra personale docente ed educativo.

Nel dettaglio saranno:

  • 1.274 i docenti destinati alla scuole dell’infanzia,
  • 2.161 alla scuola primaria,
  • 2.919 alle scuole medie,
  • 3.136 alle superiori.
  • Saranno inoltre 1.648 gli insegnanti di sostegno che riceveranno l’incarico 
  • 68 gli educatori.

I posti adesso dovranno essere assegnati entro il 31 agosto. Dopo 13 anni di attese, ora la corsa è a tutta velocità e sarà compito degli ambiti territoriali provinciali assegnarli alle scuole. I posti saranno divisi in maniera equa tra i vincitori del concorso e i precari iscritti alle liste provinciali.

Tutto questo mentre ancora gli insegnanti tornano nell’occhio del ciclone (insieme in realtá agli editori scolastici e al Ministero dell’Istruzione), incolpati dai genitori di scegliere troppi libri di testo e troppo cari. Il sospiro di sollievo infatti non lo tirano i genitori che anche per quest’anno dovranno affrontare un rincaro sul prezzo dei testi scolastici. Il Codacons ha parlato di un aumento del 3,5% rispetto all’anno scorso. Tradotto in euro ogni famiglia, tra libri, accessori e oggetti di cancelleria, dovrà sborsare 1.000 euro durante l’anno scolastico. E metà della spesa è occupata proprio dai libri scolastici che continuano a rappresentare la spesa maggiore.

Intanto gli e-book e i testi in formato misto, che dovevano sostituire i cartacei, verranno introdotti non prima dell’anno scolastico 2015/2016. Il Ministero dell’Istruzione infatti ha dovuto fare i conti con il ricorso al Tar inoltrato dagli editori, che hanno temuto che un’improvvisa introduzione degli e-book avrebbe potuto vanificare i loro investimenti nei testi cartacei.

 

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