Emergenza giovani, la risposta dell’UE

I dati relativi alla disoccupazione in Italia continuano ad essere molto preoccupanti. Dall’ultima analisi Istat emerge che ad aprile scorso ci sono stati 18.000 occupati in meno rispetto al mese di marzo. I dati dal 1977 non erano stati così alti. E considerando solo la disoccupazione giovanile la situazione è ancora più allarmante. Per i giovani la disoccupazione vola sopra il 40% sfiorando il 42% nel trimestre per arrivare al picco del 52,8% per le giovani donne del Mezzogiorno.

UE - Foto di © Jackin - Fotolia

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Il nuovo Governo Letta ha già promesso di mettere in atto diverse riforme per aiutare i giovani e ha promesso di ridurre il numero di disoccupati in Italia. Anche Bruxelles ha un piano per  aiutare il Paese ad affrontare il tema dell’emergenza lavoro e per ridare a tutti quei giovani disillusi nuove speranze nel futuro. A partire dal 2014 il nostro Paese potrà giocarsi ben quattro carte dell’Unione Europea. Per i prossimi sette anni la dote di partenza complessiva si aggira attorno ai 10 miliardi di euro. La somma messa a disposizione dall’UE per l’emergenza lavoro arriva principalmente dal Fondo sociale europeo con 9 miliardi. A questi 9 miliardi si aggiungerà un assegno tra i 400 e i 600 milioni per la Youth guarantee. Si tratta della risorsa più a portata di mano lanciata dalla Commissione europea nel dicembre scorso. Per poter avere accesso ai fondi è necessario assicurare un’offerta di lavoro “qualitativamente” valida, uno stage o un contratto di apprendistato entro quattro mesi da quando i giovani hanno lasciato la scuola o sono rimasti senza lavoro.

Ancora per quest’anno dovremo cavarcela con i nostri soldi. I fondi saranno disponibili solo a partire dal 2014.

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