Soltanto il mercato in Gran Bretagna sembra non soffrire esageratamente del calo, tanto che é l’unico che segna un dato in positivo, il più 7,9%, insieme al Belgio con il più 3,9%. Male l’Italia con il meno 17,4%, male la Francia con il meno 12,1%, male la Germania con il meno 10,5% e male la Spagna con il meno 9,8%.
Diverso il discorso per le auto usate: a febbraio i passaggi di proprietà sono saliti del più 1,9% e quelle delle moto a più 5,4%. Stesso discorso per le radiazioni che fanno registrare un aumento del più 8,5% per le auto e del più 13,4% per le moto.
Guardando nel dettaglio, le case automobilistiche soffrono tutte dell’impatto della crisi con la General Motors che in Europa deve fare i conti con un calo nelle vendite pari al 20,1% e la Citroen con uno scoraggiante 18,2%. Perde il Gruppo Fiat con l’Alfa Romeo che perde il 41,8% e la Lancia Chrysler che perde il 38,5%. Perdite più contenute per la Fiat, del 15,7%, che grazie alla Panda e alla 500 vanta delle vendite migliori, anche se lontane da risultati effettivamente soddisfacenti. Altro discordo per la Mercedes: un modello tedesco di punta o nuove uscite le assicurano sempre buone vendite, tanto da registrare solo un fisiologico calo dell’1,7%. Anche la BMW perde in maniera molto più contenuta rispetto alle percentuali che abbiamo visto per altri competitors, con il 2,8%. Dei produttori tedeschi è la Volkswagen quella che sembra risentire di più della congiuntura negativa del mercato con una perdita pari al 7,2%.